Apertura Falesia della Torre Dimenticata

7 VIE - 13 TIRI - 300m CHIODATI Per la descrizione dettagliata della Falesia, vai a:  Falesia Torre Dimenticata La  Falesia Torre Dimenticata  apre al pubblico con una selelzione di vie dal V al 6c. C'è ancora tanto lavoro da fare, ma vogliamo condividere con voi questo bellissimo posto. Alle vie Re Mugo e Non Dimenticarmi sulla Torre, si aggiungono la via The Edge , sul diedro di fronte alla Torre e il settore  MURAGLIA . La  MURAGLIA  è una placconata di 40 metri che si tuffa dai prati del colle Montu sulla parete nord della Torre Dimenticata. Le vie sono lunghe e sostenute: i primi 20 metri leggermente strapiombanti con un finale su placca tecnica e poco lavorata. La chiodatura è stretta per delle salite plasir e le soste sono unite da una corda fissa per poter provare tutte le linee dall’alto. Quattro linee solcano la Muraglia, più di 70 fix tra soste e rinvii. Il settore è stato chiodato da M. e L. Serafini,   D. Bonfanti ,  D. Soares ,  E. Cavenati,  F. Bizzoni Ringraziamo

Via Il Camoscio - Monte Fioraro

Prima Salita 18 Novembre 2018 - M. e L. Serafini ed E. Cavenati

Difficoltà: 65°/M3+; R2 necessari chiodi e martello
Dislivello: 150m, sviluppo 220m
Condizioni: neve rigelata e compatta, rari tratti di ghiaccio
Tempo impiegato: ore 3:00 dall'attacco alla vetta
Avvicinamento: 3:00

Avvicinamento     
Raggiunta l'alta conca della val Pedena, ci si porta alla base della parete in corrispondenza della verticale della spalla ovest sulla cresta NO del Fioraro, circa 100 m a destra (O) di quel marcato canalino che incide obliquamente la parete N del Fioraro da sinistra a destra, sboccando sulla cresta NO tra la spalla e la vetta. L'attacco si trova a quota circa 2260m, in corrispondenza di un breve saltino roccioso che sbarra l'accesso ad un aperto pendio canale adducente ad un salto verticale di rocce rotte.

Relazione Tecnica     
L1: Dalla S0 si supera il saltino roccioso tramite un intagliato canalino e si prosegue sul pendio aperto fino alla base del salto roccioso verticale, sosta da attrezzare su chiodi, (S1 chiodi, 55m, 50-60°, passi di M3).

L2: Si prosegue ora obliquando a sinistra fino al margine sinistro del salto verticale di rocce, superandolo in traverso a sinistra a guadagnare un pendio aperto (S2 friends e spuntone, 55m, 60-70°, passi di M3).

L3: Risalire direttamente il pendio su pendenze sostenute fino a guadagnare la base di un salto verticale che sbarra l'uscita alla cresta (S3 friends, 55m, 60-70°).

L4: Da qui traversare a sinistra a prendere un diedro di massi rotti che parte al di sotto di uno strapiombo e si insinua a sinistra a guadagnare una successione di magnifiche rocce a blocchi di granito del Fioraro, da superare atleticamente fino ad un comodo terrazzo in cresta a quota circa 2410m (S4 spuntone, 55m, fino a M3+).

Da qui seguendo brevemente la cresta NO, e passando prima da un grande ometto, poi in corrispondenza dell'intaglio ove sbocca il canalino obliquo, si perviene alla vetta (100m, elementare).

Partenza del terzo tiro

Pendio sotto la S3 

L'imbocco del diedro del quarto tiro


Ultimi metri tra i massi granitici

Itinerario


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