Dedicata a Giulia
Prima salita 15 Agosto 2020 - Marco e Luca Serafini
Difficoltà: IV+/V; R3 parzialmente attrezzata, necessari chiodi e martello, consigliati BD 3.5 e 4 per le soste
Dislivello: 200m, sviluppo 240m
Roccia: gneiss chiaro del Corno Stella
Tempo impiegato: ore 5:00 dall'attacco
Avvicinamento: 3:00
La via affronta direttamente la grande placconata schivata dalla via "Cercando
Valerio". Il primo tiro è in comune con quest'ultima, poi si prosegue sulla
grande placca con arrampicata divertente e protezioni rapide, fino a sostare
quando la pendenza aumenta. Da qui seguono due tiri più verticali, delicati e
di difficile protezione (chiodi necessari), fino a raggiungere (S4) il sistema
di placche finale. I due tiri seguenti ripagano lo sforzo, regalando una
cavalcata su GNEISS con bellissime fessure e facili strapiombi, con ottime
protezioni veloci.
Avvicinamento
Prevedere circa 2 ore dal Rifugio Montebello, situato all’arrivo della seggiovia del Montebello a quota circa 2100m. Raggiungere il passo di Val Cervia sopra il lago Moro, quindi abbassarsi sul versante valtellinese seguendo il sentiero fino ad un poggio erboso. Abbandonare il sentiero e traversare verso destra puntando a delle placche levigate visibili in lontananza. Raggiunte e attraversate le placche, continuare in mezza costa ancora 30 minuti (presenti due grossi ometti ad indicare la via), fino ad entrare nella conca glaciale situata alla base della parete NO (N.B. la quota minima che si deve raggiungere in discesa dal Passo di Val Cervia è circa 2200m). L'attacco di Granitica Stellare è appena sopra la conca dove le placche di gneiss scendono più in basso. L'attacco di Cercando Valerio e Giulia si trova più in alto a sinistra, nel punto più alto raggiungibile a piedi.
Relazione tecnica
L1: Si risale sulla verticale del terrazzo per placche quarzifere molto
articolate fino ad un comodo terrazzo alla base di un pilastrino più compatto (qui è la S1 della Cercando Valerio, che si salta proseguendo ed
usando il chiodo come protezione). Continuare sulla verticale, uscendo su rocce rotte e
sostando alla base della grande placconata sulla destra (S1 2chf, 60m, III, 1ch)
L2: Proseguire sulla placconata a destra della sosta, seguendo un sistema
di fessure-spaccature parallele, poi in aperta placca in direzione degli
strapiombi neri. Sostare dove la placconata si fa più verticale (S2 friends grandi e clessidra, 45m, IV)
L3: Salire verticalmente la placca soprastante cercando il primo chiodo
sul margine sinistro a circa metà altezza e un secondo chiodo sul margine
destro alla sommità della placca. Da qui si traversa in orizzontale a
sinistra (10 metri) guadagnando la base di uno spigoletto (ch)
caratterizzato da uno strano corno roccioso da superare in dulfer o in
aggiramento a sinistra, per continuare poi fino alla comoda cengia erbosa
soprastante sostando al centro della placca successiva (S3 1chf,
50m, V continuo, 3ch)
L4: Salire la placca sopra la sosta entrando poi in un diedrino appena a
sinistra di un tetto. Superare il diedro prima sul lato sinistro poi su
quello destro (2ch), facendo attenzione a qualche scaglia poco sicura, fino ad uscire sulla destra su comoda cengia
erbosa e sostare su friends alla base delle placche successive (S4 friends grandi, 40m,
IV+, 2ch)
L5: Affrontare il diedrone soprastante,
inclinato verso destra. Raggiunta la fascia strapiombante, continuare
verso destra fino a raggiungere il punto più debole dove sostare su
friends (S5 friends, 25m, III+)
L6: Rimontare lo strapiombo con passo atletico e proseguire in traverso
verso sinistra sotto la fascia verticale che sbarra la strada. Raggiunto
l'estremo sinistro (sulla verticale della S4) si prende un diedro finale
tendente verso destra e caratterizzato in uscita da una bellissima scaglia
da superare in dulfer. Proseguire su rocce rotte in direzione della croce
di vetta (S6 sulla croce di vetta, 45m, IV, possibile concatenare con L5
facendo attenzione alla gestione delle corde)
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Primo tiro su Gneiss lavorato
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La grande placconata vista da S1
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Il bellissimo secondo tiro
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Arrivando alla S2
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La placca di V del terzo tiro
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S3 su comodo terrazzo erboso
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Il quarto tiro, placca più diedro
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I diedri del quinto tiro
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La fascia strapiombante del quinto tiro, conviene sostare prima di
superarla!
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Bellissime scaglie di Gneiss
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Gli attacchi delle vie |
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Tracciato dal passo di Val Cervia |
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